La storica impresa di Solbiate Olona, nata nel 1878, ha iniziato un nuovo passaggio generazionale
“Dare continuità alla propria azienda è una responsabilità di valenza anche sociale”. Roberto Calati è Industrial Director alla Rodolfo Comerio Srl, l’impresa di Solbiate Olona, nata nel 1878, attiva a livello mondiale nella progettazione e nella realizzazione di linee di calandratura per la produzione di film di materie plastiche e gomma. Macchine e sistemi destinati ai produttori di pneumatici e di componentistica di automobili, di nastri trasportatori e di cingolati, ma anche di pavimenti e fogli di Pvc per il packaging o per le carte di credito, ad esempio. Senza dimenticare linee di produzione più piccole, come quella di macchinari destinati alle camere asettiche nel settore farmaceutico.
Una realtà storica dell’industria della provincia di Varese i cui vertici, un anno fa, hanno affidato a Calati un impegno preciso: condurre un passaggio generazionale che non sia solo un processo in cui il testimone passa dai titolari ai propri eredi, ma che porti con sé anche una visione precisa di innovazione. Il tutto, affiancando Nicola Fedele e Francesco Fiamminghini, la quinta generazione che porterà avanti l’attività dei fratelli, Enrico Comerio, recentemente scomparso, e Carlo, attuale proprietario. “Sono stato chiamato per accompagnare l’azienda in un percorso di rinnovamento a lungo termine – racconta il Direttore Calati – con l’obiettivo di continuare a creare valore aggiunto, non solo per l’impresa stessa, ma anche per il territorio. A partire dall’impegno nell’offrire nuove opportunità lavorative. Il mio compito è quello di dare, da un lato, continuità a quei valori da sempre alla base dell’impresa e dall’altro, un taglio più manageriale per affrontare il futuro. Ed è proprio in questa logica di evoluzione che abbiamo messo sul tavolo l’idea di creare un executive team composto da tutte quelle figure apicali che saranno chiamate a condurre l’azienda. La complessità nella quale viviamo richiede che si lavori sempre di più in squadra”.
A voler organizzare con capacità di visione questa discesa in campo della quinta generazione, rappresentata da Nicola e Francesco, Sales & Marketing Manager Director il primo e Purchasing & Finance Manager Director il secondo, sono stati in primis i titolari, Carlo ed Enrico Comerio. “Lungimiranti”. È questa la definizione di Calati: “Carlo sa perfettamente, e lo sapeva anche Enrico, che Nicola e Francesco, insieme all’executive team che stiamo creando, porteranno avanti questa attività in modo diverso da come l’avrebbero fatto loro, ma hanno sempre voluto fosse così. Saper evolvere significa anche questo: fare qualcosa di diverso rispetto a quello che è stato fatto in passato”. “Ci piacerebbe che le decisioni future fossero prese da tutto il team, insieme – aggiunge Nicola Fedele –. Non vogliamo intraprendere delle strade da soli”.
Quelle progettate dall’impresa sono macchine e linee di calandratura che necessitano una continua innovazione. Diciotto i brevetti raggiunti nel giro di 5 anni. Un indicatore, questo, della capacità aziendale di innovarsi non solo a livello tecnologico, ma anche nel rispondere alle varie necessità del cliente. Ogni macchina o linea di calandratura è infatti prodotta su commessa, ciascuna richiede un progetto specifico. E know-how sviluppato. “Non è semplice trovare le risorse umane di cui la Rodolfo Comerio ha bisogno – sottolinea Nicola –. Cerchiamo una decina di figure differenti a stretto giro, sia per l’area commerciale, sia per quella tecnica, ma essendo un settore di nicchia, non è facile. Spesso, nella selezione, ci dobbiamo basare su quel potenziale inespresso che intravediamo e che potrebbe servirci”.
Sono 80 gli attuali collaboratori effettivi interni all’impresa, ma “a seconda della commessa, possono essere molti di più – precisa Nicola –. Tramite delle aziende fidelizzate che collaborano con noi, abbiamo la possibilità di coinvolgere delle squadre, anche di centinaia di persone, a lavorare per i nostri progetti”. Commesse il cui valore può oscillare dai 2 ai 15 milioni di euro e che possono aver bisogno fino a un anno e mezzo di lavoro.
Quello della Rodolfo Comerio è un portafoglio ordini tendenzialmente tutto estero, compreso tra i 30 e i 40 milioni di euro di fatturato negli ultimi anni, di cui il 95% circa, per l’appunto, è frutto di export. Europa, ma anche Asia, Africa e America. Un raggio d’azione internazionale. Dalla Cina al Canada, passando per l’India, il Pakistan, l’Algeria, il Brasile, la Costa Rica e il Messico. Senza dimenticare i mercati in Italia, Germania, Polonia, Francia, Svezia e Belgio. Questi alcuni dei mercati di riferimento.
Tra gli obiettivi dell’impresa solbiatese, quello di crescere in termini di fatturato, di prodotti, ma anche di welfare e organigramma, tramite un’evoluzione nei processi, nelle iniziative di conciliazione casa-lavoro e nell’inserimento di nuove risorse umane. Lo spiega così Manuela Meroni, Executive Assistant e Hr Business Partner dell’azienda: “Da un lato, ci impegniamo a migliorare il benessere aziendale per cercare di trattenere i collaboratori, mentre dall’altro, analizziamo i punti di forza e di debolezza per capire come attrarre nuove risorse da portare a bordo. Il tutto tramite dei piccoli progetti pilota. Ad esempio, il questionario per analizzare il clima aziendale. Spesso i candidati chiedono proprio questo. Quale aria si respira nella nostra realtà. Alcuni collaboratori ci hanno dichiarato che percepiscono di avere un valore per l’impresa e di non sentirsi un numero, ma per dimostrarlo davvero ai candidati gli proponiamo di prendersi una giornata libera, per viverci da visitatori, osservare come lavoriamo, parlare con le nostre persone e, perché no, pranzare con noi. Le nostre porte sono sempre aperte per chi ci vuole conoscere perché siamo sicuri del valore aggiunto che possiamo offrire a chi viene a lavorare con noi”.